Può succedere ad ognuno di noi in un periodo della vita di sentirsi disorientati e di provare uno strano senso di malessere ed inquietudine, senza riuscire a capirne il senso. Qualcuno vi potrebbe suggerire di andare da uno psicologo, altre persone da uno psicoterapeuta, altre ancora da uno psichiatra. Ma che differenza c’è tra queste figure? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per capire quale potrebbe veramente esservi di aiuto.
Lo psicologo ha conseguito una laurea magistrale in psicologia e, successivamente a un tirocinio professionalizzante e all’esame di stato, si è iscritto all’albo regionale degli psicologi. Solo dopo esser diventati psicologi si può diventare psicoterapeuti, affrontando una scuola di specializzazione post-lauream e approfondendo un determinato orientamento teorico. Entrambe queste figure si occupano prettamente del funzionamento della mente e delle nostre emozioni e utilizzano principalmente come metodologia d’intervento il colloquio clinico.
Lo Psicologo, non psicoterapeuta, vi accoglierà e vi darà supporto durante un vostro momento di difficoltà nella vita, come può essere la fine di una relazione, la perdita del lavoro, un figlio che cresce, la sensazione di non servire più a nulla o altre sensazioni che rendono difficile la vostra quotidianità e di cui faticate a trovare le cause. Intraprendendo assieme a lui un percorso di breve o media durata cercherà di aiutarvi a capire, standovi accanto, cosa vi fa sperimentare malessere, per poter far emergere quelle risorse interiori, forse dimenticate o non conosciute, che potrebbero esservi d’aiuto per riavvicinarvi ad uno stato di benessere interiore. Non sarà lui a darvi la soluzione, ma vi accompagnerà a cercarla.
Dopo aver preso coscienza di quelle modalità emotive e relazionali, che, senza esservene mai accorti, sono disfunzionali, potrete decidere con uno psicologo/psicoterapeuta di intraprendere un percorso di terapia per iniziare a modificarle.
Potrete individuare assieme a lui le strategie migliori per affrontare con maggior serenità le sfide della vita per raggiungere uno stato di benessere interiore, intervenendo sul vostro malessere. Questo lavoro chiederà infatti di mettervi alla prova cercando di scoprire il funzionamento mentale, il vostro mondo emotivo e relazionale.. Lo psicologo e lo psicoterapeuta fanno riferimento ad un codice etico e sono vincolati dal segreto professionale, perciò con loro potrete liberarvi anche di quelle cose che vi sembrano “indicibili” e che a volte, inconsciamente, sono il motore del vostro stesso malessere.
Quando però vi recate da loro, non aspettatevi che vi somministrino farmaci, a meno che non siano anche psichiatri. Lo psichiatra infatti ha conseguito una laurea in medicina e chirurgia e, solo dopo, la specializzazione in psichiatria. Questa figura tenderà ad analizzare più i meccanismi fisiologici alla base del vostro malessere rispetto ad indagare la sfera emotiva e cognitiva, ponendo prima l’accento sul processo diagnostico e poi eventualmente su un programma di cura. Spesso ci si reca nei casi di una patologia psichica invalidante, o altre volte si viene affiancati da questa figura che somministrerà anche farmaci per alleviare quei sintomi che potrebbero minare il percorso psicoterapeutico.
Talvolta lo psichiatra potrebbe aver conseguito il titolo di psicoterapeuta ed avere quindi un approccio maggiormente empatico. È fondamentale tener a mente che la durata della terapia è diversa per ogni individuo al di là della figura professionale consultata. Le persone sono come piccoli mondi, con le proprie regole e le proprie luci ed ombre. Nel cammino psicoterapeutico si deve passare per tutto questo, cosa che a seconda della persona e del suo mondo può differire da individuo ad individuo, facendo sì che ogni terapia sia diversa dalle altre e rispetti la persona che si rivolge al professionista.
Sperando che queste informazioni abbiano aiutato qualcuno a far luce sui propri dubbi, ricordo che ognuno di noi è un essere singolo ed irripetibile, con una propria vita psicologica caratterizzata da bisogni e desideri propri, per cui non è detto che il percorso psicologico di una persona possa essere sostenuto anche da un’altra. In ogni modo decidere di andare da una figura psicologica è il primo passo verso la conoscenza di sé stessi ed il proprio benessere.
Si ringrazia la dott.ssa Arianna Fontana per la collaborazione.